PORTO SANTO STEFANO:

Dalla strada provinciale che collega Monte Argentario all’entroterra, dopo l’ultima curva, al colmo della discesa ripida, godrete del favoloso panorama di Porto Santo Stefano affacciato sul golfo: una cartolina.

Di notte lo scorcio di un presepe gigante!

Località turistica molto conosciuta e apprezzata, capace di offrire ottime vacanze sia alle famiglie con i bambini sia ai più giovani grazie alla possibilità di fare sport (mountain bike, surf, vela, kitesurf…) e alla vivace vita notturna, sia per chi è alla ricerca di relax ma non vuole rinunciare al mare.

Porto Santo Stefano offre numerose attrattive da visitare e da vivere:

Porto Santo Stefano è “città di mare”. Il molo dei pescherecci, le bancarelle del pesce fresco, le barche lussuose dei vip accanto ai “gozzi” dei vecchi pescatori, l’imbarco frenetico per le isole dell’arcipelago. Un’accozzaglia di cose e persone, vivaci, chiassose. I residenti che hanno l’orto fuori paese girano in apecar come dei pazzi: li troverete dappertutto!

L’ampio lungomare dei Navigatori dà un po’ di respiro al paese, dove troviamo numerossisime panchine rivolte verso il mare, consentiranno di fare una pausa godendovi lo spettacolo del Golfo dell’Argentario che “guarda” verso Talamone.

La Fortezza Spagnola è il simbolo predominante del paese.

Venne costruita per controllare il porto nel XVII secolo, durante la dominazione spagnola.

Oggi ospita le mostre permanenti “Memorie sommerse” e “Maestri d’ascia”.

Il panorama dalle sue terrazza è unico.

IL PALIO MARINARO:

Dal 1937 si “corre” il Palio Marinaro che avviene ogni 15 Agosto che è l’equivalente del Palio di Siena.

Stessa “guerra” tra le contrade, stessa trepidante attesa, stessi grandi festeggiamenti.

E’ una competizione tra imbarcazioni, detti gozzi ed ogni gozzo prende il nome di un vento Maestrale, Gracale, Libeccio e Scirocco, con equipaggi formati da un timoniere, in rappresentanza dei quattro Rioni cittadini: Croce, Pilarella, Valle e Fortezza e  4 vogatori che devono percorrere per 10 volte un percorso di 400 m, distanza compresa tra 2 boe.

La sua origine nasce da una leggenda: la fuga di una barca di pescatori che scappavano dai pirati saraceni che nel 1600 infestavano queste acque. I pescatori, vogando vigorosamente, trovarono rifugio presso una grotta scamppando il pericolo.

C’è grande competizione fra gli equipaggi e una grande preparazione atletica, di tutto l’anno!

E alla fine ….. la grande festa per i vincitori, ma non solo!