Porto S. Stefano
Località turistica molto conosciuta e apprezzata, capace di offrire ottime vacanze sia alle famiglie con i bambini sia ai più giovani grazie alla possibilità di fare sport (mountain bike, surf, vela, kitesurf etc…) e alla vivace vita notturna, sia per chi è alla ricerca di relax ma non vuole rinunciare al mare.
Porto Santo Stefano offre numerose attrattive da visitare e da vivere:

  • il porto, diviso in vecchio e nuovo, è il cuore sia delle attività turistiche sia di quelle di pesca, e da qui i traghetti collegano il promontorio con le isole del Giglio e di Giannutri. Anche l’attività dei cantieri navali e carpentiera è piuttosto importante,
  • il Lungomare dei Navigatori dove le numerosissime panchine rivolte verso il mare, vi consentiranno di fare una pausa godendovi lo spettacolo del golfo dell’Argentario che “guarda” verso Talamone,
  • la Fortezza Spagnola situata in posizione dominante; il paese, venne costruita per controllare il porto nel XVII secolo durante la dominazione spagnola. L’edificio è in perfette condizioni, ospita le mostre permanenti Memorie Sommerse e Maestri d’Ascia e dalle sue terrazze si ammira un panorama di straordinaria bellezza.

Strada Panoramica e Torri Costiere
La Strada Panoramica è una spettacolare strada che percorre la costa dell’Argentario, affacciata sul mare aperto, collega i due centri di Porto Ercole e Porto Santo Stefano. Da qui, oltre ad ammirare lo splendido panorama, si possono osservare, i resti di una serie di torri costiere: Torre di Lividonia costruita nel XVI secolo, la Torre della Cacciarella, quella di Cala Grande già riutilizzata come faro, la Torre di Cala Moresca di fronte all’isolotto dell’Argentarola, e la torre di Cala Piatti.

Spiaggie e calette
La costa e il mare rappresentano, sicuramente, il nostro punto di forza. A Porto Santo Stefano troverete molte spiagge, di varia natura, da quelle più suggestive raggiungibili esclusivamente via mare (si consiglia il noleggio di un gommone) a quelle più comode raggiungibili via terra.

Villa Romana dei Domizi Enobarbi
All’estremità di una graziosa spiaggetta si trovano i resti di una grande villa romana risalente al I sec. a.C. appartenente alla famiglia dei Domizi Enobarbi (famiglia dell’imperatore Nerone). Si possono ancora ammirare i resti semisommersi delle vasche per l’allevamento del pesce.
Convento dei Passionisti e Punta Telegrafo.

Il convento dei Padri Passionisti
Il convento si trova lungo la strada che porta sulla vetta più alta dell’Argentario. È situato in una splendida posizione panoramica, un luogo di pace e tranquillità. Superato il convento, se si prosegue la salita si arriva a Punta Telegrafo, vetta dell’Argentario con panorama mozzafiato.

Un po’ di storia:
A causa della sua ottima posizione geografica fu sicuramente frequentato già dagli antichi popoli che navigavano nel mediterraneo. Solo i romani tuttavia hanno lasciato tracce tangibili delle loro remote presenze, tra cui la villa imperiale dei Domizi Enobarbi del I secolo a.C..
Sotto la dominazione senese che va dagli inizi del XV sec. alla metà del XVI, a Porto S. Stefano si segnala solo un approdo di irrilevante importanza e soggetto a frequenti incursioni piratesche. A questo periodo risalgono le costruzioni di alcune torri costiere e della Torre dell’Argentiera (probabilmente nel 1442).
Lo sviluppo di Porto Santo Stefano iniziò soltanto intorno al 1550, e continuò di pari passo con la creazione dello stato dei Presidi e la costruzione della fortezza spagnola.
A partire dal XVIII° secolo si ebbero flussi migratori che introdussero numerose famiglie di pescatori liguri e napoletani, da cui tuttora discende buona parte della popolazione.